Le Tecniche Operative Riflesse sono molte,
alcune di esse agiscono su determinate parti del corpo ed altre su tutte le parti del corpo.
Tutte hanno in comune il fatto di non agire direttamente sull’organo colpito ma d’intervenire indirettamente sulla zona per via riflessa, operando con stimolazioni del derma che agiscono attraverso il sistema nervoso e il sistema ormonale, cercando inoltre d’inquadrare lo squilibrio (patologia – disturbo – disagio) in una visione globale della salute e della persona.
Questo significa prendere in considerazione, non solamente le problematiche fisiologiche ma anche psicologiche dell’individuo, in particolare, l’atteggiamento che la persona ha verso se stessa e verso il mondo esterno, cercando di riarmonizzare le diverse componenti.
                      L’equilibrio funzionale che ne deriva è detto OMEOSTASI.
Padre di questo neologismo fu Walter Cannon, che riprese i concetti di Claude Bernard, secondo cui “tutti i meccanismi vitali, per quanto siano vari, non hanno altro che un fine costante: quello di mantenere l’unitĂ delle condizioni di vita dell’ambiente interno“.
Il termine OMEOSTASI definisce la capacitĂ di autoregolazione degli esseri viventi, importantissima per mantenere costante l’ambiente interno nonostante le variazioni dell’ambiente esterno (concetto di equilibrio dinamico).
Se anche una piccola parte del corpo non funziona correttamente, tale squilibrio, con il tempo, provocherĂ ’ un disturbo che influenzerĂ ’, in maniera piĂą’ o meno importante, tutto il sistema.
E’ una una pratica di MEDICINA ALTERNATIVAÂ consistente nella stimolazione, tramite un particolare massaggio o tocco, di zone del corpo chiamate punti riflessi.
Nella cultura Occidentale il controverso termine MEDICINA ALTERNATIVA indica qualsiasi pratica che non ricade nell’alveo della medicina scientifica convenzionale o la cui efficacia non è stata dimostrata.
Fanno parte della Medicina Alternativa: Agopuntura – Fitoterapia – Medicina Ayurvedica -Medicina Omeopatica – Medicina tradizionale Cinese – Omotossicologia – Osteopatia – Riflessologia – Chiropratica – Posturologia.
Le zone riflesse cosa sono?
Come ZONA RIFLESSA si intende un punto della superficie corporea su cui si proietterebbe un determinato organo collocato anatomicamente, lontano da tale punto. Il RIFLESSO è una risposta involontaria ad uno stimolo (Pavlov, nel 1935, fu il primo a definire la differenza tra un riflesso condizionato e un riflesso incondizionato).
Un riflesso – non condizionato, è quella risposta automatica, e non sotto il controllo della volontĂ , che un organismo ha nei confronti di uno stimolo esterno.Il manifestarsi e l’evoluzione dei riflessi condizionati spiega e arricchisce il concetto di atteggiamento posturale.
La postura che noi abitualmente assumiamo nello spazio è frutto della somma e gerarchizzazione di differenti fattori di tipo riflesso e non.
Sono di origine riflessa tutti gli aggiustamenti che noi mettiamo in atto per la gestione dell’equilibrio e della scarica del peso sul pavimento resistendo alla forza di gravitĂ , così come sono di origine riflessa le varie posture che noi mettiamo in atto nei diversi contesti sociali; è di origine riflessa la gestione del tono muscolare, e ancora, sono di origine riflessa tutti gli atteggiamenti viziati della postura che possono sfociare in quadri patologici.
Risulta importante capire quanto siano condizionati i riflessi che ci permettono di stare in piedi e se, attraverso un condizionamento generale o di parti che compongono.
Con la nostra BIOMECCANICA, possiamo modificare la nostra postura.Â
La biomeccanica è l’applicazione dei principi della meccanica agli organismi viventi (sia animali che vegetali).In particolare, la biomeccanica analizza il comportamento delle strutture fisiologiche quando sono sottoposte a sollecitazioni statiche o dinamiche.
Ogni parte del corpo è predisposta a un interessamento riflessologico poiché il corpo è proiettato su ogni parte periferica in modo tale che la sua situazione generale, centrale e periferica, possa essere sempre integrata e ascoltata da tutto il corpo.
Agendo su questi punti si avrebbe la possibilità di condizionare positivamente l’organo corrispondente; per questo motivo la riflessologia rientra nel settore delle medicine complementari ed è considerata una tecnica olistica di guarigione.